La stazione di Lancenigo è una stazione della linea ferroviaria Venezia-Udine fra le stazioni di Treviso Centrale e di Spresiano. Il gestore è la società RFI di Ferrovie dello Stato. La stazione di Lancenigo è utilizzata per lo più dagli abitanti del comune di Villorba, dal nord est di Treviso e dagli studenti degli istituti vicini.
Giusto accanto vi è la Trattoria alla Stazione, da sempre gestita dalla famiglia Corrò.
Laura e Susanna rappresentano la terza generazione : da quasi 17 anni propongono con passione
e allegria una cucina di impronta tradizionale, che sa interpretare ogni giorno con un menù diverso
le esigenze di una clientela variegata.
Andiamo dicendo da tempo che il talento di un locale si rivela proprio il mezzodì, quando per il limitato budget del prezzo fisso,occorre per davvero inventarsi qualcosa.
Certamente i piatti proposti sono semplici, ma come dice una recensione "...vengono preparati con gusto, arte e prodotti di qualità...A pranzo il menù fisso propone varie alternative di pietanze tipiche della zona e, a fine pasto, per chi lo desidera viene proposto un dolce...".
Le ragazze sanno interagire con il cliente, "....anche con quello che, una volta fatto l'ordine, aspetta a tavola pazientemente con le posate in mano... Delle cameriere, sia la mora che la bionda sanno esaudire anche il cliente più complicato (basta non esserlo troppo)..."
L'abbigliamento da babbi natale di certo non guasta.
Capitan Corrò può essere soddisfatto : la Trattoria è a posto e la Società Birillistica è condotta
ancora con maestria.
Alla Stazione si respira per davvero un'aria di osteria della nostra storia.
Così va bene !
La storia di Lancenigo
Lancenigo [lˌant͡ʃen'iːgo] è una frazione di Villorba in provincia di Treviso, nel cui territorio di competenza si trova anche il municipio, situato precisamente nella località di Carità.
Origini del nome
Il toponimo riporta il suffisso -igo, tipico delle località un tempo occupate dai Galli, ma vi si può riconoscere anche un nome proprio, Lanzone, forse un possidente.
Storia
Numerosi reperti testimoniano la presenza della civiltà sin dall'epoca romana, favorita da una terra fertile e dalla fitta presenza di risorgive.
Citata sin dal XII secolo, con i centri vicini di Borgo di Lancenigo e San Sisto, si sviluppò al centro di una rete viaria il cui asse principale era rappresentato dalla Cal Armentaria, derivata dalla romana via Claudia Augusta. Assieme alla Cal Lovadina e alla Cal Maserada, fu una delle più importanti strade della zona fino alla costruzione della Pontebbana e del ponte della Priula sul Piave. Vi fu per questo costruito il monastero di Santa Maria de' Caritate (presso l'attuale Carità), dipendente dall'omonimo convento di Venezia.
Ebbe importanza nel medioevo come sede della pieve di Santa Maria, dal XV secolo intitolata a San Sisto. Solo più tardi le si sostituì l'attuale parrocchiale di San Giovanni Battista.
Alla storia del paese è inoltre legata la famiglia dei da Lancenigo (o Lancenighi), nota dal Duecento inclusa nella nobiltà trevigiana dal 1319. Diede numerosi personaggi illustri, tra cui l'umanista ed ecclesiastico Francesco da Lancenigo, segretario di papa Bonifacio IX, e si estinse alla fine del Seicento.
Con l'abolizione del sistema delle pievi, il centro mantenne comunque un ruolo di primo piano come sede della forania di Lancenigo, istituita nel 1520 ed estesa su tredici parrocchie (dal 1841 quattordici con l'istituzione di Santa Maria del Rovere).
Sotto la Serenissima Lancenigo costituì un comune, comprendente anche l'attuale Catena. Più tardi, durante il dominio di Napoleone e fino al 1807, Lancenigo costituì un comune autonomo.
Come tutti gli insediamenti della zona, solo a partire dagli anni trenta del Novecento ebbe una consistente espansione urbana.
Monumenti e luoghi d'interesse
Numerose sono le ville venete: Villa Persico (in cui soggiornò papa Benedetto XV), Villa Angelica (XVI secolo), Villa Perocco (riedificata nel XVIII secolo), Villa Giovannina.
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