giovedì 22 dicembre 2022

I Borghi del gusto lungo le strade ferrate - La Trattoria alla Stazione a Lancenigo

 


La stazione di Lancenigo è una stazione della linea ferroviaria Venezia-Udine fra le stazioni di Treviso Centrale e di Spresiano. Il gestore è la società RFI di Ferrovie dello Stato. La stazione di Lancenigo è utilizzata per lo più dagli abitanti del comune di Villorba, dal nord est di Treviso e dagli studenti degli istituti vicini.


Giusto accanto vi è la Trattoria alla Stazione, da sempre gestita dalla famiglia Corrò.

Laura e Susanna rappresentano la terza generazione : da quasi 17 anni propongono con passione

e allegria una cucina di impronta tradizionale, che sa interpretare ogni giorno con un menù diverso

le esigenze di una clientela variegata.


Andiamo dicendo da tempo che il talento di un locale si rivela proprio il mezzodì, quando per il limitato budget del prezzo fisso,occorre per davvero inventarsi qualcosa.

Certamente i piatti proposti sono semplici, ma come dice una recensione "...vengono preparati con gusto, arte e prodotti di qualità...A pranzo il menù fisso propone varie alternative di pietanze tipiche della zona e, a fine pasto, per chi lo desidera viene proposto un dolce...".

Le ragazze sanno interagire con il cliente, "....anche con quello che, una volta fatto l'ordine, aspetta a tavola pazientemente con le posate in mano... Delle cameriere, sia la mora che la bionda sanno esaudire anche il cliente più complicato (basta non esserlo troppo)..."


L'abbigliamento da babbi natale di certo non guasta.

Capitan Corrò può essere soddisfatto : la Trattoria è a posto e la Società Birillistica è condotta

ancora con maestria.

Alla Stazione si respira per davvero un'aria di osteria della nostra storia.

Così va bene !




La storia di Lancenigo

Lancenigo [lˌant͡ʃen'iːgo] è una frazione di Villorba in provincia di Treviso, nel cui territorio di competenza si trova anche il municipio, situato precisamente nella località di Carità.

Origini del nome

Il toponimo riporta il suffisso -igo, tipico delle località un tempo occupate dai Galli, ma vi si può riconoscere anche un nome proprio, Lanzone, forse un possidente.


Storia

Numerosi reperti testimoniano la presenza della civiltà sin dall'epoca romana, favorita da una terra fertile e dalla fitta presenza di risorgive.


Citata sin dal XII secolo, con i centri vicini di Borgo di Lancenigo e San Sisto, si sviluppò al centro di una rete viaria il cui asse principale era rappresentato dalla Cal Armentaria, derivata dalla romana via Claudia Augusta. Assieme alla Cal Lovadina e alla Cal Maserada, fu una delle più importanti strade della zona fino alla costruzione della Pontebbana e del ponte della Priula sul Piave. Vi fu per questo costruito il monastero di Santa Maria de' Caritate (presso l'attuale Carità), dipendente dall'omonimo convento di Venezia.


Ebbe importanza nel medioevo come sede della pieve di Santa Maria, dal XV secolo intitolata a San Sisto. Solo più tardi le si sostituì l'attuale parrocchiale di San Giovanni Battista.


Alla storia del paese è inoltre legata la famiglia dei da Lancenigo (o Lancenighi), nota dal Duecento inclusa nella nobiltà trevigiana dal 1319. Diede numerosi personaggi illustri, tra cui l'umanista ed ecclesiastico Francesco da Lancenigo, segretario di papa Bonifacio IX, e si estinse alla fine del Seicento.


Con l'abolizione del sistema delle pievi, il centro mantenne comunque un ruolo di primo piano come sede della forania di Lancenigo, istituita nel 1520 ed estesa su tredici parrocchie (dal 1841 quattordici con l'istituzione di Santa Maria del Rovere).


Sotto la Serenissima Lancenigo costituì un comune, comprendente anche l'attuale Catena. Più tardi, durante il dominio di Napoleone e fino al 1807, Lancenigo costituì un comune autonomo.


Come tutti gli insediamenti della zona, solo a partire dagli anni trenta del Novecento ebbe una consistente espansione urbana.


Monumenti e luoghi d'interesse

Numerose sono le ville venete: Villa Persico (in cui soggiornò papa Benedetto XV), Villa Angelica (XVI secolo), Villa Perocco (riedificata nel XVIII secolo), Villa Giovannina.


sabato 26 novembre 2022

Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane e della Pizza – Il Molino Bigolin Giovanni a Rossano Veneto (VI)




I Percorsi Internazionali di Borghi d’Europa

Progetto L’Europa delle Scienze e della Cultura

Patrocinio IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum

Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica)

ed ESOF2020 Euroscience Open Forum Trieste Capitale Europea della Scienza

La rete Borghi d’Europa ha deciso di un creare un percorso

dedicato ai temi dei Mulini,delle Vie del Pane e delle Vie della Pizza, tra

le grandi iniziative di informazione del progetto.

Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee,

progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli

equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento.

Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori,per raccontare a

giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture.

Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare.

Il progetto è stato presentato nell’aprile del 2019 presso la sede del Parlamento

Europeo di Milano.

Il Percorso d’informazione :

La Via del Pane dell’Appennino Bolognese ; Il Mulino Natante di Revere

(Comune di Revere ) ; La Valtellina ; I Mulini del Veneto Orientale (VE);

L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese (Friuli Venezia Giulia) ;

Il Molino Bigolin (Rossano Veneto) ; Patto di filiera della farina del Friuli

Venezia Giulia per la produzione di farine e derivati di alta qualità ma

economicamente accessibili a tutti, prodotte con

metodi sostenibili e svincolati dalle leggi di mercato ( Dolegna

del Collio) ; Croazia : Rastoke,il Villaggio dei Mulini; Austria :Villaggio dei mulini , Gschnitz ;

Canton Ticino (Svizzera) : I Mulini della Val di Muggio (Mendrisiotto);

San Marino : Il percorso degli antichi mulini di Canepa ; Slovenia : Mulino Kukovicic

Paesi partecipanti : Italia,Croazia,Slovenia,Svizzera,Austria,San Marino

Polonia

Lo Sviluppo :

  1. Realizzazione di incontri di informazione aperti alla partecipazione di

giornalisti e comunicatori ( stampa nazionale e locale), imprenditori,

testimonial del settore.

Il format prevede una scansione ad interviste, domande-

risposte. Ad ogni tappa verrà realizzata una rassegna stampa multimediale

documentata (servizi informativi online e stampa ; video multimediali,rassegna stampa)

-Visite ad aziende locali che verranno inserite nel Percorso

  • Realizzazione di materiali didattici da donare alle comunità scolastiche dei territori ‘toccati’ dal Percorso

Il Molino Bigolin Giovanni esiste dal 1820

“ Dal 1820 la nostra passione per il vostro piacere – commenta Enrico Bigolin-.

Il molino di Rossano Veneto esiste dal 1820 e da allora la Famiglia Bigolin ha tramandato di padre in figlio la passione nell’arte di macinare il grano.

Oggi è molto difficile produrre farine buone e naturalmente saporite come quelle che macinavano i nostri nonni perché sono cambiate le tecnologie di macinazione, sono stati introdotti additivi chimico-organici che con il grano non hanno nulla a che fare e sono infine mutate le qualità dei grani stessi e la loro genuinità.

Con una particolare macinazione unita ad un’accurata scelta e miscelazione dei migliori grani, otteniamo farine fiore naturali, controllate costantemente in laboratorio.”

Il Molino propone farine per dolci, per la panificazione,farine per pizza,farine speciali, farine per uso casalingo e macina a pietra.

Le farine per pizza

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno sperimentato le farine per pizza negli

itinerari di informazione che riguardano il Percorso Internazionale.

“ Per davvero il refrain ‘la buona farina naturale’-osserva Renzo Lupatin, giornalista presidente di Borghi d’Europa-, non è uno slogan pubblicitario, ma una realtà concreta.

Tanto per fare un esempio le farine della linea “0” Pulcinella sono adatte ad impasti che richiedono tempi di lievitazione medio-lunghi (Nero, per pizze morbide e allo stesso tempo fragranti)), medi (Amaranto e Rosso, per pizze croccanti e fragranti e per pizze leggere e gragranti).”

La linea delle Farine macinate a pietra comprende la farina di grano tenero (Pulcinella Stone), la farina di farro biologico monococco Tipo2 e integrale ( con certificazione da agricoltura biologica proveniente da grani italiani),la farina di grano tenero integrale da grani italiani), la farina di grano tenero biologica Tipo1,Tipo2 e integrale (farina fiore di grano tenero con certificazione da agricoltura biologica proveniente da grani italiani con elevato tenore di priteine):

Vi è poi un’ampia scelta di farine (OV,OO,OSS,BioO,Integrale e Semi e cereali), per tutte le esigenze.

“ Ci ha interessato poi la Pulcinella Revolution, una miscela di farine adatta per pinsa,pizza in pala e pizza in teglia, proposta nella serata de Le Vie della Pizza a Vittorio Veneto,Borgo del Gusto”

Pulcinella Revolution è un’idea del Maestro Pizzaiolo Mauro Pozzer che ha creato questo pregiato mix di Farina di grano tenero di forza, Farina di Farro Monococco (il più antico dei cereali) e farina di riso, per dare più gusto e croccantezza al piatto unico più buono del mondo: La Pizza!

Infine la farina Integrale Fina o Grossa, speciale da taglio o per impasti che richiedono tempi di lievitazione medi, particolarmente indicata per pizze con più fibra ad alta digeribilità.

 

venerdì 7 ottobre 2022

Borghi d'Europa alla Trattoria Norge di Romano d'Ezzelino – L'Europa in tavola

 


 




Borghi d'Europa propone un viaggio nelle Terre Alte, da ottobre 2022 a febbraio 2023, per il Percorso Internazionale La Montagna dell'informazione.

L'iniziativa ha come obiettivo quello di 'informare chi informa', realizzando un percorso di conoscenza fatto di visite dirette, racconti di storie di luoghi, genti ed eccellenze.


A Romano d'Ezzelino i giornalisti e i comunicatori della rete hanno visitato la Trattoria Norge, ove Michela e Montassar, con il proprio staff, portano avanti una cucina di grande efficacia, legata profondamente alle tradizioni e alle eccellenze del territorio.


" Abbiamo voluto andare a tavola al Norge – commenta Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa -, in un giorno qualsiasi della settimana, al fine di cogliere negli oggettivi limiti di un menù di lavoro, il talento del ristorante."


La visita ci dà : la proposta di un piatto unico di grande impatto e un menù di due primi e due secondi.

Diciamolo subito : ci troviamo di fronte a piatti ben concepiti (anche nell'impatto visivo), semplicemente buoni, senza esagerazioni e con un occhio di riguardo alla qualità dell'accoglienza, senza riverenze untuose, ma in uno stile impeccabile, basato sulla colloquialità non invasiva.


Montassar è arrivato al Norge nel 2020, dopo 12 anni di esperienze in un noto ristorante della zona.

Oltre alla cucina di carne e selvaggina, propone anche il pesce, che gli giunge freschissimo da Mazara del Vallo dalla propria famiglia di pescatori.



"In un’atmosfera curata, elegante ed intima potrai assaporare i nostri piatti della tradizione, rivisitati in chiave moderna. La passione e la comprovata esperienza dello chef rendono speciali tutti i nostri piatti, sapientemente creati con ingredienti di primissima qualità. "


L'esordio in tavola con un ottimo chiaretto dell'azienda Santa Sofia di Pedemonte di Valpolicella.

Mirco, responsabile commerciale dell'azienda per la zona, ha poi proposto con le carni il Valpolicella Ripasso DOC Superiore.

"Di un bel rubino rosso, limpido e assai brillante, con unghia rubino-granata di ottima tenuta, ha naso deciso, con ricordi di amarene sotto spirito, prugne secche, pot pourri di fiori secchi, sottobosco, chiodi di garofano, rovere pregiato, cannella e radice di liquirizia: un profilo olfattivo ampio, avvolgente e aristocratico. In bocca mostra concentrazione, una texture tannica setosa e vellutata, un’acidità molto dinamica e un calibrato calore alcolico; di notevole intensità gustativa, chiude lungo e pulito."


Le cantine di Santa Sofia sono nella parte sottostante e a lato di Villa Santa Sofia, in passato conosciuta come Villa Serego. Iniziata nel 1560 su disegno di Andrea Palladio, la villa fu costruita su commissione di Marcantonio Serego, nobiluomo molto stimato e sposato a Ginevra Alighieri, anche se il grandioso progetto venne in realtà compiuto solo in piccola parte e ciò che si può vedere oggi è circa un terzo del disegno originale di Palladio.


La Trattoria Norge è stata inserita nelle Vie del Gusto del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato dala IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica.

Ogni mese i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa visiteranno il locale, che proporrà menù ispirati alla stagionalità e alle eccellenze del territorio. Le 'voci' dei produttori accompagneranno questo viaggio del gusto, che riscopre la trattoria come luogo di incontro e di conoscenza.




Comunicare per esistere

https://comunicareperesistere.blogspot.com/2022/10/borghi-deuropa-alla-trattoria-norge-di.html


Il Buon Vivere

https://ilbuonvivere.blogspot.com/2022/10/borghi-deuropa-alla-trattoria-norge-di.html


mercoledì 7 settembre 2022

Le Rotte del Cagnan – Fontane Chiesa Vecchia fra itinerari religiosi e percorsi del gusto

 



Ci dicono che l'osteria a Fontane Chiesa Vecchia ci sia sempre stata (almeno da settant'anni, o giù di lì).

Ai tempi dello studentato (contrassegnato a Treviso dalle 4 Esse, Siamo Sempre Senza Soldi), giungevamo spesso in questa contrada con la nostra romabante (si fa per dire....) Topolino decapotabile e bastone del cambio permettendo ( era spannato e ci restava regolarmente in mano....), scendevamo a bere un'ombra e a degustare una buona fetta di sopressa di casada.

Altri tempi : oggi l'antica osteria è ritornata nuova vita grazie a Silvana e Boris, due sposi che

hanno portato dalla slovena Postumia un entusiasmo e una freschezza davvero inediti.

Postumia è situata a metà strada circa tra Lubiana e Trieste, al centro della regione storica della Carniola interna, di cui costituisce il maggiore centro abitato. Postumia è allo stesso tempo situata ai limiti orientali del Carso, in prossimità delle omonime grotte e del Castel Lueghi (o di Predjama) che costituiscono due delle maggiori attrazioni turistiche della Slovenia.


La Trattoria Pizzeria Chiesa Vecchia propone oggi una cucina che unisce il meglio delle tradizioni locali, sia di carne che di pesce. La pizzeria può contare sul forno a legna.




Ma Fontane Chiesa Vecchia è inserita anche negli itinerari Percorsi della Fede, che Borghi d'Europa propone.

Le iniziative di informazione trovano oggi un punto di incontro nel progetto 'L'Europa delle scienze e dalla cultura' (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica), che deve realizzare entro la fine del 2022 i Percorsi Internazionali presentati a Milano, nella sede del Parlamento Europeo nell'aprile del 2019.


Fontane,nota anticamente come Giustignago o Lago di Giustina, il toponimo attuale testimonia la notevole presenza di risorgive.Un primo nucleo abitato doveva esistere già nel XII secolo, quando viene citata una chiesa intitolata a Santa Maria di Fontane.

L'economia del paese si resse sin dal XIII secolo sulla presenza di mulini, cartiere e opifici azionati dai numerosi corsi d'acqua. Dal XVI secolo assunsero invece importanza le coltivazioni di canapa e lino. Fu comune autonomo in epoca napoleonica .



La Chiesa Vecchia si trova nell'abitato più a sud, chiamato appunto Fontane Chiesa Vecchia, e rappresentò il principale luogo di culto sino al 1922, anno in cui fu ultimata l'attuale parrocchiale (di cui oggi è succursale).

Di questo edificio si hanno notizie sin dal 1093. A lungo dipendente dal Battistero di San Giovanni Battista del Duomo di Treviso, divenne parrocchiale nel 1568.

L'attuale costruzione fu iniziata sul finire del XVI secolo, per essere consacrata nel 1601. Nel 1818 venne ampliato il presbiterio. Ha svolto le funzioni di parrocchiale sino al 1922, quando fu sostituita dalla nuova chiesa; da allora ha attraversato un certo abbandono sino alla ristrutturazione degli anni 1980 durante la quale vennero alla luce due resti di affresco risalenti al Tre-Quattrocento.


Presenta una facciata a capanna tripartita da lesene di ordine ionico, con il portale sovrastato da un rosone murato. Completa la facciata, poggiando su uno spesso architrave, il frontone. L'edificio conserva parti della chiesa precedente, in particolare il campanile romanico del XIII secolo.

L'interno custodisce varie opere di pregio: il pulpito policromo in legno (XVIII secolo), due formelle in terracotta presso l'altare maggiore, due statue lignee dei santi Pietro e Paolo, una statua in legno dipinto della Madonna (XVIII secolo). Gli arredi più preziosi sono stati trasferiti nella nuova parrocchiale.





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sabato 3 settembre 2022

La Bresaola di fassona piemontese e il Nebbiolo di Mariuccia Vini proposti dalla Macelleria Disegna di Merlengo a Vittorio Veneto,Borgo del Gusto

 

Nella terza giornata di informazione di Vittorio Veneto,Borgo del Gusto alla Osteria Dante da Buba,

la Macelleria Disegna di Merlengo (Treviso), ha proposto la bresaola di fassona di propria produzione.

La Macelleria Disegna è la #casadellapiemontese, carne controllata da una filiera tutta italiana! Il nostro prodotto di punta – racconta Lorenzo-, è la carne di Fassona Piemontese proveniente dalla nostra azienda agricola a Castagnole di Paese (TV) certificata CO.AL.VI “



Il Coalvi, Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, è il primo organismo in Italia ad aver messo a punto un disciplinare di etichettatura volontaria sviluppato esclusivamente per la Razza Piemontese, approvato dal Ministero delle Politiche Agricole (IT007ET). Attivo fin dal 1984, il Coalvi, già marchio di qualità con Decreto Ministeriale 1° marzo 1988, con 1500 allevamenti e 250 macellerie certifica ogni anno 20.000 bovini le cui carni arrivano sulla tavola non soltanto con la garanzia di origine, ma anche con promesse di alta qualità.

In tempi più recenti, Coalvi è stato ente proponente di due ulteriori sistemi di certificazione, dei quali è divenuto capofiliera: SQN (Sistema Qualità Nazionale) “Fassone di Razza Piemontese” e IGP (Identificazione di Origine Protetta) “Vitelloni Piemontesi della Coscia” e per entrambi è abilitato ad accreditare l’intera filiera con le rispettive garanzie sulla carne.

Coalvi vuol dire anche cultura, tradizione, ambiente con paesani plasmati dalla presenza della Razza Piemontese. L’impegno del Coalvi è questo: valorizzare un prodotto e tutto un mondo ad esso intimamente collegato.

La bresaola di Fassona Piemontese è riconoscibile dal suo gusto unico ed inconfondibile, ed è indiscutibilmente sinonimo di freschezza e qualità. Si presenta con una compostezza omogenea, di colore rosso, rinomata per la sua carne genuina e magra ad alto contenuto proteico, consigliabile anche durante le diete. “


La Macelleria Disegna ha accompagnato la degustazione della bresaola con il Nebbiolo d'Alba doc  e il Barbera d'Alba dell'Azienda Agricola Maria Caronte (Mariuccia vini), che produce in vigneti siti nel comune di Diano d'Alba, nella borgata Carzello (zona del Dolcetto di Diano d'Alba).

“ La nostra è una piccola azienda a conduzione familiare – ci raccontano Mariuccia e Carlo-, nata nel 1980 dagli sforzi e dai sacrifici di tutti.”

Il Nebbiolo d’Alba è un vino rosso in purezza di monovitigno. Esprime toni importanti è capace di resistere al tempo e di posizionarsi positivamente tra gli altri grandi figli del vitigno Nebbiolo. Si esprime al meglio dopo alcuni anni e questo dipende dai terreni in cui è nato. Il colore è rosso rubino poi granato, il profumo unisce i sentori fruttati del lampone, del geranio e della fragolina selvatica a quelli eterei e speziati della cannella e della vaniglia, il sapore, totalmente secco, si avvale di una struttura notevole, dove alcol, acidità ed estratto creano sensazioni di armonia ed eleganza.”