lunedì 30 gennaio 2023

Treviso l'Altra – La prima tappa alla Osteria La Guizza a Conegliano


La prima tappa del nuovo viaggio di Treviso l'Altra comincia a Conegliano, dall'Antica Osteria La Guizza.

Una tappa densa di suggestioni, di ricordi e di progetti.

L'Osteria come luogo d'incontro, di scambio d'idee, di degustazione di autentiche

eccellenze, fuori dai circuiti scontati e frivoli della società delle apparenze.


Una storia : l'Osteria alla Guizza

Testimonianza del sig.Francescon (Oste de l'Antica Guizza)- 1976


" Si parte da saecula seculorum per sapere la storia dell'Osteria alla Guizza.Qua c'era il casello

della foresta demaniale dell'imperio austto ungarico.

Macchè  prosecco in quei tempi, c'era il 'verdiso gentil'.Un'uva gialla come l'oro,coi grappoli chiari, ricchissimi di zucchero,Mnagiavi e bevevi insieme.

Altri tempi, quelli.Una campagna faceva 12-13 ettolitri di vino.La vite durava anche 70 anni : la vita di un uomo.Con la scua della produzione moderna si fa più vino.

Allora i contadini erano tutti mezzadri di grandi signori da Treviso, Conegliano. C'era solo miseria.Una parte anche oggi è a mezzadria.

Adesso c'è la Strada del Vino Bianco. Un vantaggio commerciale per tutti. Vengono a caricare il vino : basta non fare porcherie (non è mai successo). Chi ha la terra e chi non la ha : godono tutti.

La gente non è più selvatica come una volta. L'asfalto ha portato qua i foresti, c'è più traffico.

Al sabato e alla domenica è una colonna continua.Io vedo tutti come fratelli. " Mi può dare questo o quello, mi vende qualcosa2,vanno nelle case dei contadini, sono accolti bene.

Una volta da qua al Felettano c'era la cucina col focolare. Polenta,due spiedate di 'ossi' al giorno e via.Ora niente.Ogni casa ha la macchina.

Anch'io ho la mia.

Le sagre si fanno anche oggi. Tanta gente da fuori"

 

" Vado a dare un bel giro, ammiro i colli,mi fermo alla Guizza, che panorama!"

Finito il giro,la mezzadria,l'artigiano.

Ci sono stati grandi cambiamenti, per alcuni aspetti positivi :

c'è più umanità ?


L' Antica Guizza, oggi

Intervento di Sandro Adorni


Autenticità, tradizione, genuinità. E un tocco di modernità. Tutto questo si respira entrando nella nuova Osteria Antica Guizza, lo storico locale posizionato lungo via Costa, la strada che dal Castello di Conegliano porta a San Pietro di Feletto. Lì, sull’angolo più alto di Conegliano, l’Antica Guizza torna a vivere in un ambiente completamente rinnovato, ma studiato per mantenere uno stile autentico che tiene vivi i ricordi del passato ed è pronto a crearne di nuovi.


L’arredamento è un incastro perfetto di materiali quali legno, ferro, mattoni e pietre, che rendono l’Antica Guizza un luogo caldo e accogliente, pronto a ospitare gli affezionati clienti ma anche i visitatori del circuito turistico che percorrono la strada del vino più antica d’Italia. Dettagli ricercati e un tocco di modernità aggiungono valore alla location, immersa in una cornice mozzafiato: le colline del Prosecco DOCG, inserite nel Patrimonio Unesco.


Tre sono le sale interne, di cui una con vista, con l’aggiunta di una nuova terrazza panoramica all’aperto, affacciata su un paesaggio in cui si intrecciano vigneti e piccole aree boscose, per godersi appieno il silenzio e la maestosità del luogo sorseggiando vini del territorio e degustando i sapori tipici della zona.


L’80% dei prodotti serviti all’Osteria Antica Guizza, dai salumi ai formaggi, fino agli ingredienti dei piatti caserecci del giorno, proviene dalle piccole realtà locali per valorizzare la genuinità del posto, sorto all’epoca dei Longobardi e che un tempo, molti anni fa, includeva il casoìn, negozio di riferimento degli abitanti per acquistare generi di prima necessità.


«Questo è un luogo storico, un gioiello, e abbiamo voluto mantenerlo tale. Fin da subito, il nostro intento è stato quello di ricreare un’atmosfera in continuità con quella che si è sempre respirata all’Antica Guizza: tranquillità, tradizione e sapori tipici da vivere e assaporare in compagnia in occasione di un aperitivo, una sosta durante un’escursione, un pranzo o una cena – spiegano i soci che hanno preso in gestione il locale dopo la chiusura avvenuta nel 2019 -. Siamo pronti a ad accogliere i nostri ospiti e a condividere insieme a loro la bellezza di questo luogo».


sabato 28 gennaio 2023

Qualità Vo Cercando : Borghi d’Europa alla Osteria Ponte di Pietra a Crocetta del Montello

 



Ci ricordavamo dell’Osteria Ponte di Pietra, sulla Feltrina, a Crocetta del Montello.

Un luogo dove assaggiare del buon vino, accompagnato da cicchetti di tradizione.

Poi il locale ha avuto una sua storia. Fino alla chiusura due anni orsono.

Sabrina Merotto, sommelier e coraggio da vendere, ha riaperto l’Osteria, ha dato un tocco

tutto suo al locale, proponendo fin dalle colazioni del mattino un modo eccellente di gustare una

sosta.

Diciamolo subito : la simpatia e il savoir faire sono per davvero contagiosi.

Così l’antica osteria si è rapidamente ripopolata, contando anche sulle scelte enogastronomiche

di sicura efficacia.

Ottima la scelta dei vini : ci troviamo di fronte a proposte non scontate, non limitate, insomma, ai soliti noti. La lavagna del giorno suggerisce itinerari inediti per queste contrade, sempre di sicura

eccellenza.

E poi vi è il settore della cicchetteria .Su questo vale la pena di soffermarsi.

Un banco di assaggi degno di tal nome fa riferimento ad una ricerca rigorosa di prodotti del

territorio,interpretati con gusto.

Da frequentatori stagionati delle patrie osterie, abbiamo subito riconosciuto il talento di

Sabrina nel sapersi orientare.

Salumi,formaggi, il pane dello storico panificio Marin…. non manca di certo la fanstasia.

In fondo cosa sono i cicchetti ? Il loro nome viene dal latino ciccus, che significa “piccola quantità” ed infatti il cicchetto è quello che si definisce uno stuzzichino, perfetto sia a metà mattina o come aperitivo nel tardo pomeriggio.

I cicchetti solitamente vengono accompagnati da un’ombra ossia un bicchiere di vino tipico del territorio. “Ombra” perchè in origine i mercanti veneziani erano soliti sistemare il banco delle bevande sotto l’ombra del campanile di San Marco per tenere il vino fresco.

“Se il modo in cui si consuma il cibo indica anche lo spirito di un luogo, ecco allora che il cicchetto racconta benissimo la storia del veneto, fatta di mercanti, di viaggiatori e di gente che storicamente amava vivere per strada e fare della convivialità un elemento indispensabile nella propria giornata. Il piacere di riempire gli occhi con un bancone con tanti cicchetti diversi appaga la vista, e lo stomaco (ci sono cicchetti per tutti i gusti e palati), è da sempre accompagnato al piacere di fare due chiacchere informali e divertenti.”

Già, la vocazione delle osterie.

Sabrina ha una parola per tutti.

L’osteria infatti era, in passato, una locanda dove si poteva trovare un alloggio per la notte e si trovava un po’ di vino e il cibo che il proprietario aveva a disposizione: pietanze fredde come formaggi o salumi.

Molti gestori scelgono la forma in -aria per dare una caratterizzazione particolare al proprio locale: per sottolineare il legame con il territorio o, nel caso di hostaria, per suggerire il richiamo alla tradizione.

Ponte di Pietra è per davvero il tempio della laicità, come amava definire le osterie Ulderico Bernardi, ove si confondono i ruoli e si mescolano le classi sociali.

Un luogo dove trascorrere brani di tempo non alienato, al di fuori degli schemi e delle apparenze della società dei consumi (e,aggiungiamo noi, dei soliti idioti !).

Così va bene !

martedì 24 gennaio 2023

Le Vie del Gusto – Le delizie del panificio Berin di Medeuzza di San Giovanni al Natisone alla bottega del gusto 'da Nello' a Conegliano

 La curiosità è sempre stata la molla che ha spinto i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa

a scoprire nei territori gli inediti del buon e bello vivere.

A Conegliano, tanto per fare un esempio, la bottega del gusto 'da Nello' è sempre stata un punto di

riferimento per la scoperta di squisite eccellenze.


In particolare Marco Salamon ha sempre curato le chicche del Friuli Venezia Giulia, impegnato com'è a consigliare una clientela esigente, che frequenta il suo negozio per occasioni che vanno ben oltre il cibo quotidiano.


"Per il Percorso I Mulini del Gusto e le Via del Pane – osserva Renzo Lupatin. Giornalista-, abbiamo letteralmente scovato i grissini e i cracker rigorosamente artigianali Medeuzza del Panificio Pasticceria Berin."


"Nel viaggio alla ricerca dell’eccellenza nella panificazione e pasticceria siamo giunti a Casa Berin, a Medeuzza, nel comune di San Giovanni al Natisone. Il Panificio Berin, infatti, vive l’esperienza aziendale alla stessa stregua di una famiglia operosa che, nel rispetto della tradizione e della genuinità, lavora per offrire prodotti di casa realizzati con amore e dedizione. Vittorio e Paola, i figli Tiziana e Gianluca, il genero Gianni e l’inseparabile collaboratrice Manola, rivestono ognuno un ruolo preciso per poter offrire ai propri clienti oltre 50 tipi di pane, anche a lievitazione naturale, i rinomati crackers e grissini, le profumatissime torte e un impareggiabile strudel di mele, oltre che un vasto assortimento di biscottini. E da non dimenticare in casa Berin,i super panettoni artigianali!"