domenica 17 luglio 2022

La Via delle Buone Cose e i temi della sostenibilità all'Antico Forno a Padova

 

 




La Via delle Buone cose, il percorso internazionale di Borghi d'Europa ispirato alla Guida di Luigi Veronelli, è stata presentata a Padova, all'Antico Forno di via dei Colli.

Dopo la presentazione storica di Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa, è seguita una vivace intervista a Giuseppe Bonaccorso, che ha ripercorso il suo viaggio del gusto

dalla Sicilia a Padova.



Una intervista che ha aperto la riflessione sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.

“ Passione, ricerca della competenza, un impegno sicuro nelle scelte di prodotti locali ineccepibili

dal punto di vista qualitativo, una attenzione continua alle necessità e alla professionalità dei collaboratori : questo in sintesi il segreto del successo della rete di pasticcerie di Antico Forno.”


Essere sostenibili in pasticceria significa anzitutto avere una visione complessiva e trasparente : per esempio l'uso degli scarti per nuove lavorazioni, una corretta distribuzione dell’energia in laboratorio, l’ottimizzazione degli stoccaggi, fino al corretto smaltimento e riciclo dei rifiuti, sia in laboratorio sia dopo il consumo. Sostenibilità può significare anche valorizzare il territorio in cui si opera attraverso l’utilizzo di materie prime locali .


Tutto questo è semplicemente Antico Forno.

Lo ha sottolineato nel suo intervento, la giornalista e degustatrice AIS Antonella Pianca, che si è soffermata sulle creazioni di Giuseppe e del suo staff, che hanno deliziato i giornalisti intervenuti

in un mutevole avvicendarsi di dolce e salato.


I vini di Luigino Benotto, vignaiolo in Valdobbiadene, hanno ben accompagnato l'incontro, con il brut DOCG e l'extra dry DOCG.


Appuntamento a settembre, al secondo incontro a 'filò', nella pasticceria di Piazza dei Signori, per raccontare le storie delle piazze padovane.


Comunicare per esistere

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Il Buon Vivere

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La Lanterna del Gusto

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Altratavola

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Colli Euganei news

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Colli Euganei World

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Sapori di Collina (Mondo Euganeo)

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venerdì 8 luglio 2022

La Via dei Norcini : la Puglia del Salumificio Cervellera e il Veneto del Salumificio Spader, nella pancetta arrotolata


 

sabato 2 luglio 2022

La Via dei Norcini : la Puglia del Salumificio Cervellera e il Veneto del Salumificio Spader

 



La Via dei Norcini è lo speciale itinerario che Borghi d’Europa realizza per raccontare le storie dei maestri salumai, dalla Croazia alla Calabria.

“In questo viaggio del gusto – commenta Renzo Lupatin. Presidente dell’Associazione-,ci ha sempre accompagnato Emanuele Spader, nume tutelare del Salumificio Spader di Mosnigo (Treviso), che ci ha raccontato la storia e le caratteristiche delle eccellenze degli altri Paesi europei”.

Così, in Puglia, la scelta è stata quella di dar voce al capocollo di Martina Franca, segnatamente ai prodotti del Salumificio Cervellera.

“Conosciuto e apprezzato sin dal XVIII secolo in tutto il Regno di Napoli il capocollo è il salume più rappresentativo dell’antica arte norcina martinese. Prodotto artigianalmente con materie prime di qualità in un territorio fresco e ventilato, ricco di boschi di querce e profumata macchia mediterranea. Grazie al suo profumo intenso e il sapore delicato è uno dei salumi più apprezzati al mondo.Stagionatura: da 130 gg a 180 gg “

“Carne suina allo stato brado dei nostri boschi e allevamenti – raccointa Giuseppe Cervellera-. Il pezzo è la parte del collo superiore del maiale.

Come abbinarlo: Pane di Altamura con burrata di Andria e Capocollo

Alla vista è un Capocollo Intenso e fumè dalla fetta precisina di medio pezzatura, con grasso bianco e magro rosso scuro poco marezzato.Al naso esprime le noti dolci e pulite dalla concia e del vin cotto e soprattutto sentori di legno e fumo, intensi ma non invasivi. Sensazioni che tornano in bocca e si uniscono a buon pepe, carne stagionata e a una sapidità equilibrata. La struttura è tenace ma succosa e scioglievole. “

Nella degustazione che Borghi d’Europa ha dedicato all’incontro fra Puglia e Veneto, Emanuele Spader ha proposto un classico della propria produzione : il prosciutto cotto alla fiamma.

Il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader, è un prodotto aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche, legato a mano e cotto arrosto, confezionato in sottovuoto.

“La sua peculiarità – ha osservato Renzo Lupatin, presidente di Borghi d’Europa-, risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato del cotto e il profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche e di grigliato. Il prosciutto cotto Fiamma è tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.”

Il Prosciutto viene sottoposto ad una fase aggiuntiva, oltre a quelle di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, anche di bruciatura a fiamma della cotenna.

“Questo rende il prodotto estremamente nero e dona un caretteristico gusto e profumo di affumicato e di grigliato.”